Scrittore francese. Figlio di François, iniziò la carriera
letteraria come saggista, analizzando i testi di scrittori quali Jouhandeau
(
Introduzione a una mistica dell'inferno, 1938), Balzac (
Amare
Balzac, 1945), Malraux (
Malraux o il male dell'eroe, 1946), Breton
(
André Breton, 1949), Gide (
Conversazioni con André
Gide, 1951). A questo gruppo di opere fece seguito
La letteratura
contemporanea (1958), nella quale
M. esaminò le opere di
diversi autori tra i quali Kafka, Beckett, Robbe-Grillet, Artaud, Leiris,
Bataille. Alla corrente del
nouveau roman vengono ricondotti i suoi
romanzi, caratterizzati da un rifiuto dell'intreccio e delle categorie
psicologiche tradizionali:
Tutte le donne sono fatali (1957),
La
marchesa uscì alle cinque (1961),
L'ingrandimento (1963),
Il Buddha si è messo a tremare (1979),
Un cuore tutto nuovo
(1980),
Zabé (1984). Il diario di
M.,
Il tempo
immobile (1974-81), comprende dieci volumi, l'ultimo dei quali (
L'oncle
Marcel) è corredato con un indice generale. Legati alla passione per
il cinema sono i lavori
L'amore per il cinema (1954) e
Laurent
Terzieff (1980), una raccolta di colloqui del famoso attore con alcuni
grandi registi (Parigi 1914-1996).